Avellino è uno dei 313 Comuni Italiani che ancora non ha aderito all’ANPR Anagrafe Nazionale Popolazione Residente
Oggi ho depositato un’interrogazione al Sindaco Festa, all’Assessore al Personale Nargi, all’Assessore all’Innovazione Tecnologica Mazza, al Dirigente ai Servizi Demografici Lissa e per conoscenza al Prefetto di Avellino, per la vigilanza sulle funzioni svolte dalle amministrazioni locali in relazione ai servizi di competenza statale per sollevare la risoluzione dei numerosi problemi che riguardano uno dei principali servizi di front office del Comune di Avellino.
È infatti cronaca di mesi i numerosi disagi lamentati dai cittadini di lunghe file, servizi molto spesso non tempestivi e non capaci di rispondere alle esigenze della popolazione dell’ufficio Anagrafe del capoluogo. Questo sicuramente è dovuto al numero ridotto di personale che nonostante il sacrificio e l’abnegazione personale di ciascuno non vengono messi nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro con efficienza.
Non è raro il caso di cittadini che da mesi non riescono a esercitare un diritto fondamentale tanto semplice quanto all’apparenza banale come il cambio di residenza. Pratiche di cui si perde notizia nel momento stesso in cui vengono depositate e per i quali i cittadini non riescono a ricevere notizie che rischiano di diventare il modo con cui l’esercizio di un diritto si trasforma nella concessione di un favore.
Nel 2021 non è possibile riscontrare ancora questi problemi soprattutto perché sono già a disposizione della Pubblica Amministrazione strumenti tecnologici per poter far fronte a questa emergenza. Uno di questi è sicuramente l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente dove Avellino risulta essere – alla data odierna – uno dei 313 Comuni Italiani non ancora iscritti, uno dei 4 in Provincia di Avellino.
Già nell’interrogazione presentata nel febbraio 2020 chiedevo che l’amministrazione accelerasse l’adesione a questo importante strumento organizzativo messo in piedi dal Ministero dell’Interno per facilitare il lavoro dei comuni ma soprattutto dei cittadini che oggi avrebbero a disposizione la possibilità di scaricare i certificati direttamente online persino risparmianodi l costo del Bollo, richiesta di pratiche e aggiornamenti della propria posizione senza affollare gli uffici. Insomma, si tratterebbe di un grande risparmio di energie e risorse per i cittadini e per la pubblica amministrazione che può favorire la transizione digitale anche attingendo ai contributi erogati dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
Se Avellino vuole essere una città all’altezza dei tempi e delle sfide non può più rimandare l’appuntamento con la transizione digitale che significa in primo luogo riuscire a fornire servizi migliori ai propri cittadini.
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