Francesco Iandolo

Un impegno
di prossimità

5 anni in consiglio comunale 

BILANCIO DI MANDATO

5 anni al servizio
della comunità

Quando cinque anni fa abbiamo dato vita all’esperienza di Avellino Prende Parte eravamo mossi dall’unico desiderio di poter dare voce alle tante battaglie sociali portate avanti, fuori dalle istituzioni, da una moltitudine di soggetti che giorno dopo giorno si rimboccavano le maniche per costruire una Avellino più giusta.

Con Dora, Mariagrazia, Massimo e Andrea ci siamo candidati per costruire una città a misura di donne e di uomini, di bambine e bambini, di ragazze e ragazzi e di anziani. Una città senza clientele, favoritismi, collusioni con il crimine organizzato: una città che si riconoscesse nei diritti e nella democrazia.

Istanze, queste, puntualmente inascoltate dalle istituzioni cittadine a dimostrazione di uno scollamento con la realtà e con i bisogni della comunità.

Abbiamo invece subito l’abuso delle parole “comunità” “orgoglio” “identità”, usate in maniera strumentale per giustificare le più disparate iniziative personalistiche - e in molti casi perlomeno opache - che hanno avuto luogo in questi anni senza mai aprire un luogo dove i cittadini potessero esprimersi e poter dire la propria.Una comunità, nei fatti, considerata consumatrice e spettatrice, nulla di più.

Questo resoconto delle attività svolte non è esaustivo di tutte le volte che abbiamo dato voce alle istanze dei più deboli e di tutti quei titolari di diritti spesso calpestati. Delle occasioni in cui abbiamo provato a portare la loro voce nell’aula che dovrebbe rappresentare la massima espressione di democrazia della città.

Non sempre ci siamo riusciti, ma non per questo ci siamo fermati, consapevoli che la strada della democrazia compiuta e dei diritti sia l’unica che vale la pena continuare a percorrere.

Vogliamo con questo ringraziare tutti quellə che in questi anni ci hanno sostenuto, ci sono stati vicino, hanno creduto nella possibilità di una nuova politica progressista anche in questa martoriata città.

Per fare un tavolo
ci vuole un seme

NOI ADESSO CI FERMIAMO QUI

Avellino Prende Parte è nata per restituire voce e motivo di impegno nell’amministrazione della città alle forze vive della società cittadina, quelle che negli ultimi anni sono state escluse dalla partecipazione politica perché irriducibili alle consorterie che in questi decenni l’hanno resa la città che è oggi: un confuso conglomerato urbano che ha perso, insieme ai suoi figli, la speranza in un futuro migliore, equo e sostenibile. Siamo nati per contribuire a disegnare uno sviluppo per Avellino possibile, solidale e dignitoso: un domani in cui l’impegno civico, volontaristico e solidale potesse essere valorizzato.Alla luce della devastante situazione in cui si trova la città e in coerenza con gli obiettivi e la linea che ci ha sempre contraddistinto, abbiamo convintamente sostenuto e difeso, davanti alla disintegrazione dello spazio democratico e le inquietanti nubi che si stagliano sopra l’orizzonte dell’agire amministrativo della giunta Festa, tutti i percorsi di convergenza progressista che ci sono stati proposti nell’ottica della definizione di proposte, azioni e programmi per restituire un futuro ad Avellino e ai suoi cittadini.Allo stesso modo abbiamo contribuito alla creazione di una coalizione che è nata andando incontro a tutti i nostri obiettivi, con percorsi partecipativi e aperti alla società civile, in grado di coinvolgere energie e risorse, con l’intento di mobilitare la società a sostegno di un progetto politico. Un percorso che parlava con la nostra stessa voce di innovazione, cambiamento, trasformazione anche generazionale della città. Per costruire rappresentanza, però, non basta mettere delle sigle assieme, ma è necessario costruire connessioni fra i cittadini e le istituzioni, mettendo in campo l'ascolto e il dubbio. Abbiamo creduto che questo processo fosse possibile così come abbiamo sostenuto - inascoltati ma profetici - che il metodo migliore, per non ingessarlo ma amplificarlo, fosse quello di utilizzare lo strumento delle primarie per la scelta del candidato a sindaco.

Nonostante ciò, abbiamo coltivato la speranza che fosse ancora possibile per una forza portatrice di un’autentica voglia di rinnovamento partecipare al tavolo delle decisioni, poter mantenere autonomia e rispetto in grado di arricchire i rapporti tra i partiti e aiutare nella definizione delle migliori scelte possibili. 

La cronaca di questi giorni ci racconta che non è così: non esiste un reale nuovo metodo per determinare in maniera aperta e pubblica la partecipazione all’offerta politica cittadina per le prossime amministrative.

Se questo spazio c’è, esiste solo in contrapposizione ai tanto declamati berlingueriani di giorno e andreottiani di sera che nei fatti non sono disponibili ad accompagnare un processo nuovo. Essi rappresentano un politica asserragliata su posizioni di piccoli o grandi poteri che hanno come unico obiettivo mantenere l’ancoraggio a posizioni autoreferenziali, a voce rincorrendo un “metodo nuovo” ma in realtà utilizzando le più vecchie e respingenti forme della politica.APP non è nata per rompere, ma per unire, per arricchire, per costruire insieme e ci riteniamo ancorati a questo mandato, ma non a quello di un famigerato “tavolo” da cui ci sentiamo traditi e a cui, quindi, non ci sentiamo più vincolati. L'unità non è un fine, ma uno strumento. Per noi era lo strumento per interrogare il mondo che la coalizione ambiva a rappresentare, senza che i personalismi prevalessero sulla politica. Si è tradotta, invece, in una zavorra che ci ha costretto a giocare con regole non nostre mentre quelle stesse regole venivano ignorate in manovre di palazzo che si consumavano azzerando la politica.Noi pensavamo che il ragionare insieme, il contaminarsi, caratterizzasse anche le altre forze della “coalizione”, che ci fosse ancora spazio per un cambiamento di rotta: uno spazio politico progressista ed ecologista che fosse naturalmente competitivo e in grado di sottrarre la città alla gestione Festa. Sbagliavamo.

Per questo oggi ci fermiamo qui.

Prendiamo atto che, allo stato, nessun rinnovamento è possibile nello spazio dell’autoproclamata politica “progressista” della città. Le rendite di posizione e gli apparati politici emersi nella costruzione delle candidature a sindaco saranno sempre più forti della partecipazione civica, dell’opportunità e della ragione.

In queste settimane, mentre altri frequentavano bar e ristoranti napoletani e romani, ci siamo concentrati sui temi e le proposte, abbiamo presentato numerose iniziative consiliari per un cambiamento radicale della città e per il benessere dei cittadini, abbiamo animato iniziative pubbliche culturali e sociali.

Non ci siamo mai fermati e non lo faremo adesso. Per noi inizia un percorso diverso, in mare aperto, consapevoli che tutte le esperienze politiche fatte fino ad ora ci insegnano a non arrenderci, alla ricerca di nuove forme e metodi di rigenerare la politica avellinese e la comunità. Continueremo a ad incentivare una politica che si esprime con la partecipazione e l’esperienza del dialogo. Certi che questa è la via maestra. Ascoltare, osservare, costruire nel dialogo e nella chiarezza delle idee e dei fatti. Osservatori attenti di quella politica capace di interpretare soluzioni adeguate senza far mancare il nostro contributo.Auguriamo ai nostri attivisti, simpatizzanti, iscritti ed elettori di non arrendersi all’impegno politico, ma di cambiare strumento, di cambiare percorso e ritrovarsi in un sentiero in grado davvero di cambiare la città e politica cittadina, a partire dal superamento della sua aristocrazia politica.

Ci teniamo a ringraziare tutti quelli che con noi hanno partecipato ai numerosi incontri pubblici, ai momenti di confronto, all’elaborazione di ordini del giorno e di direttive da portare in consiglio comunale: fino alla fine del mandato - come annunciato in conferenza stampa - continueremo con il nostro lavoro.

Vogliamo ringraziare chi per noi ha seguito questo percorso e in particolare Francesco. Ha svolto con professionalità, onore ed impegno cinque anni in consiglio comunale adempiendo appieno al mandato che ci eravamo dati: portare in consiglio la voce del protagonismo civico, dell’associazionismo critico, della solidarietà e del volontariato della città. Energie e pensieri che sono in grado di immaginare e costruire una città diversa.

A lui e a tutti gli attivisti e le attiviste auguriamo un buon impegno, di continuare a muovere i propri passi nella politica, all’interno di scelte più idonee alla fase in cui viviamo.

Documento approvato dall'assemblea di APP - Avellino Prende Parte del 16 Marzo 2024

82%

Presenze in consiglio comunale

97

Iniziative consiliari

38

Mozioni presentate

12 

Mozioni approvate

29

Unico o primo firmatario

21

Accessi agli atti

15

Interrogazioni

23

Segnalazioni e richieste

Le nostre battaglie
Scopri i temi che abbiamo portato in Consiglio Comunale

In verde le mozioni approvate e in rosso quelle
non discusse o non approvate

clicca sopra i titoli e scarica la delibera e il dibattito

100 giorni
per il futuro

Solitamente sono i primi 100 giorni di consiliatura che caratterizzano gli anni a seguire.
Noi proprioniamo la nostra agenda per gli ultimi 100 giorni per lanciare i temi con cui potrà ripartire la nuova consiliatura

Parcheggi rosa

ZTL davanti le scuole

Playground

Aggiornamento registro elettorale con nomi da nubile

Edilizia agevolata Under 40

ISOCHIMICA

Discussione pubblica sul futuro riutilizzo

Richiesta RFI di risarcimento attraverso un investimento in uno stabile di produzione e manutenzione in grado di risarcire il quartiere con il lavoro.

RIGENERA

Presentazione iniziativa di legge popolare regionale sui cambiamenti climatici, il consumo di suolo, dissesto idrogeologico e filiera agroalimentare

Ricognizione e implementazione impianti fotovoltaici su edifici pubblici

Aggiornamento PUC

DEMOCRAZIA

Normare e favorire le assemblee di quartiere

Bilancio partecipato

Commissioni aperte

Utilizzo spazi pubblici

Coprogrammazione e coprogettazione

Bandi per finanziamenti a iniziative culturali

PATRIMONIO

Acquisizione al patrimonio dell’ex Base Nato di Montevergine

MOBILITÀ

Istituzione terminal unico

Rilancio infrastruttura e traffico ferroviario

Adeguamento Raccordo AV/SA in A2 e studio nuova viabilità

CULTURA

Promozione Murale della Pace

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Iandolo